I PCTO, che le istituzioni scolastiche promuovono per sviluppare le competenze trasversali, contribuiscono ad esaltare la valenza formativa dell’orientamento in itinere, laddove pongono gli studenti nella condizione di maturare un atteggiamento di graduale e sempre maggiore consapevolezza delle proprie vocazioni, in funzione del contesto di riferimento e della realizzazione del proprio progetto personale e sociale, in una logica centrata sull’auto-orientamento.
Attraverso il protagonismo attivo dei soggetti in apprendimento, si sviluppa la capacità di operare scelte consapevoli, si sviluppa un’attitudine, un “abito mentale”, una padronanza sociale ed emotiva. Costruire ed esprimere competenze auto-orientative, quindi, facendosi arbitro del proprio destino, è tanto più importante di fronte alla velocità delle trasformazioni tecnologiche considerato il progressivo acuirsi dello sfasamento tra la capacità formativa e la rapidità evolutiva delle professionalità, con un sostanziale disallineamento di competenze.
Con riferimento ai PCTO, a seconda degli indirizzi di studio, dei bisogni formativi dell’utenza e delle caratteristiche del contesto socio-economico di riferimento, le scelte progettuali delle istituzioni scolastiche autonome potranno essere diverse. Se una istituzione scolastica, analizzati il proprio contesto e i bisogni formativi dei propri studenti ritiene che le sfide dei cambiamenti della società e del mondo del lavoro possano essere intercettate nella tappa formativa successiva, investirà nel rafforzamento della dimensione formativa dell’orientamento, attraverso, ad esempio, percorsi centrati sull’apprendimento situato nel sistema museale e culturale, il potenziamento dell’interculturalità e dell’internazionalizzazione, degli strumenti scientifici o di situazioni immersive in lingua straniera, anche all’estero. In altri contesti diventa più significativa l’esplorazione del raccordo tra competenze trasversali e competenze tecnico-professionali, potendo offrire agli studenti la possibilità di sperimentare attività di inserimento in contesti extrascolastici e professionali. Non si tratta di un addestramento a profili professionali rigidi e duraturi, ma di un approccio riflessivo al mondo del lavoro e alle professionalità entro una prospettiva a lungo termine. Occorre, inoltre, che la scuola si faccia promotrice di un raccordo integrato, attraverso il coinvolgimento attivo di molteplici soggetti, a vario titolo interessati e impegnati nella promozione della funzione orientativa della formazione, al fine di costruire una“comunità orientativa educante”. In assenza di questo coordinamento integrato, è problematico affrontare con successo gli ulteriori processi di transizione e di apprendimento nell’arco della vita.
Luigi Limina
Personale tecnico